Seui

Seui
Seui, panorama centro storico (foto di Giuseppe Deplano, giornalista, copyright © 2009 - riproduzione riservata).

Musei

Musei a Seui,
Il Carcere baronale spagnolo
Il “Carcere baronale spagnolo” è una delle cinque strutture del sistema comunale del “Percorso museale monumentale Sehuiense”, che si compone anche della “Palazzina Liberty”, la “Casa Farci”, la “Galleria civica” e “Sa Domu de’ sa Maja”. Oltre a queste Seui possiede altri due complessi espositivi: l’Antiquarium Ecclesiastico della Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena ed il “Centro visite con mostre permanenti della Forestale demaniale di Montarbu”.
Localizzato in via Sassari, in pieno centro storico, il Carcere Spagnolo venne utilizzato fin dalla metà del XVII° secolo come luogo di pena dell’Incontrada della Barbagia di Seulo, nell’ambito del Ducato di Mandas, per poi passare alla giustizia Mandamentale (del Regno savoiardo, prima, e alla Repubblica Italiana, poi) fino al 1975, quando venne chiuso.
Il restauro conservativo e l’allestimento di questa suggestiva struttura museale risale al 1983.
Il Carcere si articola su due livelli, a cui si somma il sottotetto (“su staulu varzu”), utilizzato per conservare le provviste alimentari.
Superato un piccolo cortile d’accesso, pavimentato con pietre scistose, entriamo al piano superiore che ospita il piccolo alloggio del custode, composta da una cucina ed una camera da letto.
Nello stesso piano si trovano l’ufficio per la ricezione dei carcerati e la cella femminile. Quest’ultimo è un piccolo ambiente che, oltre al letto, ospita un servizio igienico incassato nel muro, alquanto particolare, “sa cagadorgia”.
Nel sottostante seminterrato, a cui si accede attraverso una botola ed una ripida scala di legno, si trova la cella maschile. Caratterizzata da un’ampia finestra munita di una robusta doppia gratta, un nudo tavolaccio, due antiquati letti pieghevoli ed una vetrina dove sono esposti diversi documenti del ‘700 – ‘800. In un angolo troneggia un cesso alla turca, ricavato utilizzando un’antica “perda ’e mola”, una macina di basalto scuro. L’altro locale del seminterrato è la cella di rigore, chiamata anche “Sa cella de’ su pei in tipu”. Questo tetro ambiente si presenta un pavimento in terra battuta e pareti in pietra scistosa a vista, trasudanti umidità. Dal pianerottolo si accede al cortile, delimitato da un alto muro, utilizzato per l’ora d’aria dei detenuti.
Il Carcere Spagnolo e il “Percorso Museale Monumentale Sehuiense” (sede in via Roma a Seui) è aperto dal martedì alla domenica, da aprile a settembre dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 19,30 (orario estivo), da ottobre a marzo dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 17,30 (orario invernale). Info: telefono 0782.539002 e 340.3693909, www.museiseui.eu, e-mail: eremigu@tiscali.it. (Giuseppe Deplano, copyright © 2011, riproduzione riservata)